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martedì 19 luglio 2011

Le essenze - Olmo italiano (prelevato in natura)

Il mio secondo post riguarda un bosai che ho ricavato da un'alberello in natura. Si tratta di un'olmo italiano preso da un boschetto delle montagne dove abito.


Come potete notare il tronco è abbastanza incurvato, è la sua impostazione naturale data dalla ricerca della luce essendo nato in un terreno in pendenza.Con molta cura ho liberato le sue radici dalla terra cercando di conservarne in più possibile e tagliando di netto la radice più grande in quanto serve solamente da ancoraggio nel terreno. In un primo momento l'ho posizionato in un vaso da fiori coprendo le sue radici con della terra presa direttamente dal posto in cui era, l'ho annaffiato abbondantemente e messo per due settimane di adattamento all'ombra. Chiaramente questa operazione l'ho fatta nel momento prima in cui le piante si risvegliano (inizio primavaera) in modo tale da non farlo soffrire troppo; poi, quando l'ho visto germogliare in tarda primavera mi sono riempito di gioia per l'ottimo lavoro che sono riuscito a fare. A questo punto l'ho lasciato crescere liberamente per tutto il periodo vegetativo per fargli prendere forza e per aumentare l'apparato radicale per arrivare poi agli inizi dell'inverno facendo interventi di potatura del tronco e dei rami principali (che erano quelli veri e propri di un'albero). A questo punto a primavera successiva ho deciso di metterlo direttamente in un vaso da bonsai rinvasandolo (sempre prima del risveglio vegetativo) riducendo di 2/3 l'apparato radicale. Ed anche questa volta il lavoro è riuscito perfettamente in quanto il bonsai non solo cresceva rigoglioso, ma anche le foglie avevano ridotto la loro dimensione assomigliando sempre di più ad un bonsai.
Ormai sono 6 anni che  il bonsai ha la forma e le dimensioni che vedete in foto, pratico interventi puntuali di potature e pinzatura per aumentare il volume della chioma, cresce molto bene anche perchè è posizionato vicino la zelkova e tra di loro creano un microclima che migliora la loro crescita. Per il mantenimento, il rinvaso, la potatura e tutti gli accorgimenti da adottare sono i medesimi della Zelkova.

venerdì 15 luglio 2011

Le essenze - Zelkova Nire

Tra gli appassionati di bonsai sono molto note le Zelkova. Queste piante in natura possono  i 20 metri di altezza, hanno tronco grosso, tendenzialmente diritto, con corteccia di colore bruno-grigiastro o marrone scuro. Le foglie sono semplici, ovali, dentate, con picciolo corto, ma molto sviluppato. I fiori (rari sugli Olmi coltivati a bonsai) appaiono di solito alla fine dell’inverno: il frutto è quasi maturo nel momento in cui spuntano le foglie. I semi sono schiacciati, alati, riuniti tanto da sembrare foglie.




Esposizione
L’Olmo non presenta problemi come bonsai, e questo è dimostrato dalla sua lunga storia di coltivazione in vaso. E' la specie impiegata a bonsai, la più resistente ed adattabile ad ogni tipo di clima. La Zelkova nire proveniente dalla Cina, essendo una pianta originaria di zone a clima tropicale e sub-tropicale, va protetta dai nostri climi freddi durante l’inverno, per cui è consigliabile una collocazione all’interno. Questo è quello che dicono gli esperti, ma dalla mia esperienza deve essere tenuta all'esterno anche in inverno, altrimenti continuerebbe a fiorire e mettere germogli arrivando così "spompata" a primavera. Tenedola all'esterno anche in inverno, perderebbe tutte le foglie ed andrebbe in stasi come tutte le piante caducifoglie risvegliandosi in primavera.Può essere lavorata in tutti gli stili. Per mantenerla sana e compatta, è bene che viva in pieno sole mentre in inverno, come già detto può essere lasciata all'esterno magari riparata dalle gelate ed in un posto molto luminoso.

Annaffiatura
Per quanto riguarda l'innaffiatura quando è estate ed è posta all'esterno in pieno sole, sono necessarie anche due annaffiature al giorno (è bene innaffiare nelle prime ore della mattina o alla sera quando il terreno è abbastanza freddo per non rischiare di bruciare le radici); in inverno si innaffia solamente quando la superficie del substrato risulta asciutta al tatto.

Terriccio
Come terreno, richiede terra porosa, fresca e ricca di sostanze nutritive. Ho sempre usato un letto di akadama per consetire un maggior drenaggio dell'acqua, per poi completare il riempimento del vaso con una miscela di 70% akadama e 30% di terriccio per fiori. Devo dire che con questa miscela cresce rigogliosa e senza problemi.

Rinvaso
Il periodo migliore è la primavera, quando la pianta inizia mettere i primi germogli. La frequenza dipende dall’età dell’albero: per alberi giovani ogni uno o due anni; per quelli già formati, ogni due o tre anni al massimo. Ogni rivaso è consigliabile eleminare almeno 2/3 delle radici e cercare di liberare il più possibile dalla l'apparato radicale dalla terra vecchia. Per fare questo potete usare una penna o un rastrellino agendo delicatamente facendo attenzione a non lesionarle. Una volta che avrete terminato, quando andrete a riposizionare la pianta all'interno del vecchio o di un nuovo vaso abbiate cura di aprire il più possibile le radici in modo da coprire tuta la superfice del vaso. Una volta termianto innaffiate abbondantemente e lasciate adattare il bonsai all'ombra almeno per una settimana

Potatura
La potatura dell’Olmo non è difficile. Sui rami di grosso diametro si interviene in inverno, coprendo le ferite con pasta cicatrizzante. Per sfoltire i rami, si potano quelli che crescono direttamente verso l’alto o il basso, che si incrociano e crescono paralleli ad altri. Seguendo un buon schema, sulla base della direzione del ramo principale, i rami secondari e terziari non devono incrociarsi, ma formare una densa e completa rete orizzontale. E' bene individuare sin dall'inizio quali rami vogliate farli diventare principali per poi far partire la ramificazione successiva.

Pinzatura
Per la pinzatura si lasciano crescere i germogli fino a 8/10 foglie, tagliando poi a 2/4 foglie, secondo la zona dell'albero in cui si trovano. Per mantenere la silhouette, si pinza continuamente con le dita, strappando le ultime due foglioline incipienti di ciascun germoglio quando questo presenta già due foglie.

Avvolgimento con filo
Deve essere effettuato nelle prime fasi di formazione cioè quando ancora i rami non hanno legnificato. Vista la rapidità di crescita, ed escludendo i tensori, è difficilissimo piegare un tronco con più di 2 cm di spessore. L’epoca migliore è l’inverno oppure in giugno. 

Concimazione
Se nell'operazione di rinvaso avete messo del terriccio di buona qualità, il bonsai non avrà bisogno di concimazione perchè vedrete che crescerà rigoglioso e verde. Al contrario, se lo vedete sofferente e lento nella crescita, alla ripresa vegetativa (marzo-aprile) concimare ogni 8-10 giorni abbinando il Concime ad Azione Stimolante al Concime Liquido Organico. Se avete la possibilità è ottimo posizionare il bonsai soto la pioggia in quanto è ricca di sostanze nutrienti al contrario dell'acqua del rubinetto che è trattatta con cloro o altri componenti.

Patologie
Spesso sia i giovani esemplari che quelli adulti sono attaccati da afidi e ragnetto rosso, ma essi non creano grandi problemi poiché possono essere facilmente debellati con specicifi insetticidi

giovedì 14 luglio 2011

Presentazione


Un bonsai non è semplicemente un albero in miniatura, ma una vera e propria opera d'arte vivente, che trae la sua bellezza proprio dalla capacità di esprimere al meglio le sue caratteristiche naturali.
Questa passione è sbocciata quando mi fu regalato uno di quei piccoli bonsai che vendono per la ricerca, da allora mi sono informato leggendo libri, forum e facendo qualche esperimento da autodidatta. Poi pian piano con la sola esperienza da autodidatta sto imparando un sacco di cose. Mi ricordo la prima volta che visitai il vivaio rimasi letteralmente incantato guardando tutti quei Bonsai che fino ad allora vedevo solo tramite fotografie. Qualunque sia il motivo, ci colpisce la bellezza e le sensazioni che ci trasmettono questi alberi dentro un vaso.. La prima cosa da sapere è che il è in continua evoluzione, può migliorare e può peggiorare, è soprattutto dobbiamo averne cura, dedicare molto tempo ed avere molta pazienza, non possiamo pretendere di avere un bel bonsai in poco tempo,  dobbiamo adattarci alle sue esigenze ed ai suoi tempi, dobbiamo applicare la tecnica con coscienza e rispetto senza fretta ed è per questo che avere più piante a cui dedicarci ci aiuterà non solo a fare esperienza su diverse tecniche applicabili a quel bonsai in un determinato stadio di formazione ma anche a non esasperare una singola pianta con eccessive cure nell´estenuante attesa di voler subito un Bonsai. Se volete stimolare la vostra creatività ed avere la soddisfazione di formare un bonsai dal principio e vedere la sua evoluzione nel tempo, potete provare le varie tecniche di riproduzione oppure comprare un alberello in vivaio, con una buona ramificazione bassa e compatta che dovrà essere compatibile allo stile che intendete dare al bonsai, portato a casa fermatevi ad osservarlo, ed immaginatelo come state vedendo un’albero maestoso da lontano in mezzo alla natura. Quando avrete le idee chiare sul suo futuro potete procedere (se il periodo è giusto) ai vari interventi di modellatura e rinvaso e soprattutto non dovete avere troppa fretta di sistemarlo in un vaso bonsai.Avete incominciato la Vostra collezione personale, ma solo se la passione si evolve in amore e rispetto darete il meglio di Voi ed i Vostri bonsai vi ricambieranno donandovi, con la loro bellezza, un angolo di natura.